Durante questi quattro anni ho dovuto scontrarmi spesso con i traumi lasciati nel mio corpo dall’incidente, mi ricordo i giramenti di testa quando a lezione di contemporaneo dovevo alzarmi e ricadere più volte sul pavimento… il dolore alla clavicola rotta, le contusioni al bacino e alle gambe che si facevano sentire quando chiedevo troppo lavoro alle gambe e alle braccia durante la lezione di classico.
Uscita dalla scuola avevo già ventiquattro anni… ovviamente la carriera di ballerina era un’idea assurda, soprattutto considerando che avrei dovuto cercare lavoro e audizioni per mesi e mesi prima di trovare il mio primo impiego e, diciamoci la verità, le doti fisiche non mi aiutavano… Non avevo il carattere, sentirmi rifiutata era uno scoglio troppo grande per il mio ego, perciò ho deciso che avrei invece aiutato altri ad arrivare dove io non mi sentivo di inoltrarmi.